Le piante per il 95-98 % sono costituite da acqua che è l’elemento essenziale per la loro crescita. L’acqua deve essere disponibile per la pianta sia in quantità che in qualità idonee. Per quanto riguarda la quantità, questa deve essere quella sufficiente a compensare le perdite dovute alla evapotraspirazione delle foglie. Il 99% dell’acqua assorbita dalle radici viene eliminata dalle piante sottoforma di vapore, questo notevole spreco in realtà è dovuto alla necessità di trasportare sali minerali e sostanze utili. La qualità invece è legata sopratutto alla salinità dell’acqua (non deve avere concentrazioni saline eccessive) e alla forza con cui è legata agli elementi costitutivi del terreno.
La gran parte delle coltivazioni orticole abbisognano di apporti idrici in aggiunta alle normali precipitazioni meteoriche. La quantità di acqua irrigua da apportare alle piante può essere empiricamente stabilita osservando che la pianta durante il giorno non deve mai mostrare sintomi di appassimento e il terreno, a qualche ora dall’intervento irriguo, deve risultare umido ma mai bagnato. In maniera molto generica su un terreno di medio impasto con ogni irrigazione si dovrebbero apportare circa 10 litri/mq di acqua, con una frequenza che dipende dallo stato della coltura, dalle temperature e dalla capacità di trattenuta idrica del terreno.
Sistema a pioggia
L’acqua viene spruzzata sulle piante attraverso degli irrigatori che sminuzzano il getto e lo fanno cadere sulle piante. Il sistema deve essere ben regolato e va tenuto conto che il terreno posto sotto l’irrigatore riceve meno acqua di quello posto nella parte più lontana. Per omogeneizzare l’apporto d’acqua l’ideale è disporre due irrigatori posti l’uno contro l’altro ad una distanza pari alla lunghezza del getto. L’irrigazione a pioggia dilava gli insetti dalle foglie ma può provocare danni meccanici per la forza con cui le goccioline colpiscono la pianta.
Sistema a goccia
È il sistema irriguo da preferire per gli ortaggi. Si basa su piccoli tubi dotati di erogatori che riducono la portata emettendo l’acqua goccia a goccia con una portata che va da 1 a 10 litri l’ora. La scelta della portata del’erogatore, per ottenere che il cono umido si espanda in superficie, è da farsi in funzione al tipo di terreno: più è permeabile maggiore sarà la portata. Il sistema a goccia permette di risparmiare acqua, di non bagnare le foglie e di poter intervenire con piccoli volumi e con maggiore frequenza.