Susino

Il susino è una pianta arborea da frutto con fusto alto fino a 2 metri, che sorregge una chioma ampia. Le foglie sono ovali, spesse e di colore verde scuro nelle varietà asiatiche; in quelle giapponesi sono lanceolate, verdi con sfumature rossastre. Le radici sono piuttosto grandi e superficiali. I fiori sono bianchi, singoli o riuniti in gruppi, e sbocciano dalla fine di marzo. I frutti (prugne e susine) sono ovali o tondeggianti, con un colore che varia dal giallo, al rosso e viola blu. La consistenza della polpa, dolce e succulenta, è diversa a seconda della varietà. La raccolta si effettua in estate e i frutti sono utilizzati per il consumo fresco, per l’essiccazione e per le confetture.

 

 


Malattie funginee: Monilia

Parassiti: Afidi / Cocciniglia

Tignole / Tentredini

Carenze: Calcio / Potassio / Magnesio

Stagionalità


Ambiente

Il clima italiano è adatto alle varietà europee, resistenti al freddo. Le varietà cino-giapponesi si adattano meglio alle zone temperate meridionali, in quanto sensibili ai freddi invernali e alle gelate primaverili. La pianta richiede molta luce e non gradisce ombreggiamenti nemmeno per poche ore al giorno: la temperatura ideale per la crescita è attorno ai 23°C con un massimo di 30°C. Il terreno più adatto è ricco di sostanza organica, compatto, argilloso, calcareo ma non soggetto a ristagni idrici. Il susino si propaga per innesto: i portainnesti più usati sono il Mirabolano (notevole sviluppo e longevità), il S. Giuliano (buona produttività) e il pesco (buona produttività ma poca longevità). L’irrigazione del susino deve essere costante dalla fioritura all’accrescimento del frutto, senza indurre stress idrico, che causa cattiva allegagione, cascola e spaccatura dei frutti. Vengono effettuate potature di contenimento della pianta, dei rami danneggiati e potatura verde dopo l’indurimento dell’endocarpo.


Nutrizione e bellezza

Nella preparazione del terreno prima dell’impianto, arricchire il terreno con un concime azotato a lento rilascio e con un ammendante a base di leonardite. Per avere un buon rigoglio vegetativo, una spiccata lignificazione e radicazione e un abbondante numero di frutti, la pianta necessita di un’adeguata concimazione da effettuare in primavera ed estate. Per rigenerare le piante colpite da stress di origine climatica concimare con un fertilizzante a base di aminoacidi e microelementi.